Una esposizione nazionale per partecipare e sperimentare

02. April 2019, Yves Bisang und Juri Steiner ​

Una intervista con Johannes Gees

Johannes Gees, artista, curatore e imprenditore
Johannes Gees (1960) è artista, curatore e imprenditore. Nel 2012 ha fondato la piattaforma di crowdfunding wemakeit.com, e nel 2018 la società di blockchain oomnium.com. Vive a Zurigo.

La Svizzera ha bisogno di un’esposizione nazionale? Nonostante i media avessero già scartato l’idea, le dieci maggiori città svizzere si sono unite in un gruppo di lavoro nel 2016, giungendo alla conclusione che il popolo ne ha bisogno. Tuttavia, è chiaro che una nuova esposizione nazionale necessita di una forma completamente nuova; deve essere sostenibile, giovane, decentralizzata e presente in tutta la Svizzera.

A livello di contenuti, è incentrata su una delle maggiori questioni di oggi: la convivenza caratterizzata dalla globalizzazione, dalla digitalizzazione, dal cambiamento climatico e dalla migrazione. NEXPO intende affrontare le sfide del futuro in modo giocoso e insieme al popolo.

Gli abitanti della Svizzera sono invitati a partecipare a NEXPLORER, un nuovo sondaggio sui valori digitali, al fine di individuare degli argomenti per poi svilupparne progetti NEXPO e con essi candidarsi. I progetti che hanno successo sulla piattaforma NEXPO potranno pertanto essere sperimentati e visitati come progetti NEXPO ufficiali all’edizione del 2028.

Non ci sarà più il classico sito Expo con padiglioni; NEXPO avrà luogo in tutta la Svizzera, creando luoghi d’incontro e integrandosi nello spazio dei cittadini della Svizzera.

Johannes Gees, come promuove la partecipazione NEXPO?

NEXPO intende incoraggiare la popolazione a co-creare la nuova esposizione nazionale per scoprire lati nuovi di sé stessi e della Svizzera. I NEXPOnauti diventano ambasciatori di NEXPO e invitano la loro rete di conoscenti a partecipare. Così facendo, si crea un movimento che col tempo raggiunge tutto il popolo.

Come è possibile garantire che collaborino tutta la Svizzera e tutte le comunità e che non diventi un’Expo diretta soprattutto dalle città rosso-verdi?

Come detto, l’invito da parte delle città è rivolto a tutta la Svizzera, ai comuni, ai cantoni e alla Confederazione, agli individui, alle associazioni, alle organizzazioni e alle aziende. Se partecipano tutti, diventerà la NEXPO della Svizzera, lanciata dalle città. Le città non intendono assolutamente essere le sole a tenere le redini, bensì si adopereranno insieme alle altre parti coinvolte.

«Uno strumento fondamentale dei curatori è la piattaforma NEXPO. Sulla piattaforma si concretizzano, passo dopo passo, le regole del gioco di NEXPO. » Johannes Gees

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Cosa significa questo nuovo approccio per i curatori? Sembra quasi che diventerete superflui.

I curatori non sono affatto in via d’estinzione né andranno in pensione. Tuttavia, in futuro collaboreranno sempre più con tutta la squadra: prepareranno decisioni a livello di contenuto, faranno scouting di argomenti e progetti, formulerano le cosiddette “Calls for Projects” e aiuteranno a concretizzare potenziali iniziative. Uno strumento fondamentale dei curatori è la piattaforma NEXPO. Sulla piattaforma si concretizzano, passo dopo passo, le regole del gioco di NEXPO.

Con questo approccio partecipativo non si corre il rischio di una certa arbitrarietà? Come garantite qualità e un filo conduttore a livello di contenuti nella scelta dei progetti?

Chi dice che la partecipazione politica porta all’arbitrarietà oppure a problemi di qualità? NEXPO segue un approccio orientato alla società che non appiana identità e differenze, bensì le elabora e promuove il dialogo. A rendere il tutto interessante è proprio il fatto che ci siano i più svariati interessi e posizioni e che la direzione NEXPO trasferisca in parte il controllo. Le esposizioni nazionali sono sempre state una parte normale della sperimentazione sociale al di fuori dal “courant normal”.

«NEXPLORER è inteso come ricerca sulle questioni rilevanti sostenuta dal collettivo NEXPO. Funge da bussola per l’ulteriore sviluppo del progetto.» Johannes Gees

Torniamo ai due principali strumenti di partecipazione, NEXPLORER e la piattaforma di progetti digitale. Come funzionano e in che modo sono complementari questi due strumenti?

L’obiettivo di NEXPO è quello di avere il polso della situazione e di soddisfare i bisogni fondamentali degli esseri umani. Una piattaforma digitale ci sembra una cosa ovvia.

NEXPLORER è inteso come ricerca sulle questioni rilevanti sostenuta dal collettivo NEXPO. Funge da bussola per l’ulteriore sviluppo del progetto. I sondaggi sostengono inoltre il confronto con la Svizzera del futuro, la sua diversità e i valori condivisi. In questo modo è possibile realizzare l’approccio bottom-up desiderato, costruire una community e far agire la base della società.

La piattaforma è intesa semplicemente come ampliamento del sito web?

Sì, in un primo momento sì.

Le tecnologie del crowdfunding svolgono un ruolo importante nella piattaforma. Come funzionano i matching funds? E quale aspetto è interessante per NEXPO?

I matching funds li conosciamo grazie alle campagne di partecipazione. Si tratta di mezzi di promozione specifici in un contesto definito; nel nostro caso, il contesto NEXPO. Il finanziamento di progetti si avvia solo se vi partecipa la community. In questo modo è possibile garantire la diversità sociale, regionale e culturale e un’alta partecipazione.

È possibile impegnarsi e collaborare ai progetti anche senza denaro o contributi finanziari?

Questo è uno dei nostri obiettivi. Ci stiamo lavorando.

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