Innovazione, partecipazione e spazio vitale: sono questi i tre ambiti della NEXPO

Dal punto di vista del contenuto, la NEXPO si occupa di una delle questioni più importanti dei giorni nostri: la convivenza nel XXI secolo, caratterizzata da globalizzazione, digitalizzazione, cambiamento climatico e migrazione.

Nel percorso pluriennale che culminerà nel 2028, la popolazione svizzera è invitata a sviluppare e formulare nuove idee e nuovi progetti in tre ambiti: innovazione, partecipazione e spazio vitale.

Le 10 città iniziali prendono sul serio il proprio ruolo pionieristico e forniscono alla NEXPO fili conduttori tematici chiari. Con le loro dichiarazioni individuali, pongono sin da ora le basi per i futuri progetti NEXPO.

Queste città, inoltre, perseguono cinque temi centrali collettivi sotto svariate forme: Conoscenza e cultura / Ecologia e spazi aperti / Vicinanza e lontananza / Digitalizzazione / Svizzera comunitaria. Tutti questi temi si riferiscono agli ambiti dell’innovazione, della partecipazione e dello spazio vitale.

La fase di lancio ha già consentito una collaborazione concreta tra le città della NEXPO sotto svariate forme. Con Smart Inter-City, un’iniziativa della città di Basilea nell’ambito della NEXPO, si è potuto definire un primo progetto pilota di digitalizzazione che coinvolge tutte e dieci le città.

Il 1° agosto 2020, la NEXPO ha lanciato un sondaggio sui valori innovativo e di lungo termine denominato NEXPLORER. Questo sondaggio online dinamico vuole mostrare cosa preoccupa la nostra società e i temi che dovranno caratterizzare la prossima esposizione nazionale. Chi partecipa ottiene la propria croce svizzera personalizzata.

Insieme alle scuole universitarie di Rapperswil e Ginevra, la NEXPO ha sviluppato Nature urbaine, un progetto pilota che dà voce ai giovani architetti e alle giovani architette del paesaggio, promuove il dialogo tra le regioni ed esplora i paesaggi urbani del futuro.

Lo spazio vitale è al centro anche del progetto «bottom-up» Vallée Archipel. Questa iniziativa punta a sviluppare una nuova narrazione collettiva insieme alla popolazione residente nei 144 Comuni lungo i 160 chilometri della Valle del Rodano.